Marina Pazzaglia racconta la storia e gli sviluppi dell’Azienda
Co-fondatrice di Iride Italia Srl nel 1988, assieme a Bresciani Pierluigi (ritirato dall’attività lavorativa nel 2019, ma rimasto come Presidente Onorario in azienda). Oggi, Marina Pazzaglia, ricopre il ruolo di Presidente dell’Azienda.
Quali sono stati i passi iniziali per la costruzione della vostra azienda? Come ha preso forma il progetto IrideItalia S.r.l.?
La nostra è forse l’azienda più “anziana” del Gruppo. Nasciamo nel 1988 quasi per una scommessa fatta tra me, specializzata in amministrazione e finanza, e Pierluigi Bresciani, da anni introdotto nel settore forniture da ufficio, con una sede di appena 90 mq. Abbiamo unito le nostre competenze, crescendo in maniera graduale ma costante. Il ricordo più vivo è l’emissione dei DDT (allora Bolle di Accompagnamento) che veniva fatta a mano! Oggi, sembra una follia pensare a qualsiasi attività senza l’ausilio di un server o di un pc connesso a Internet.
Inizialmente Iride Italia si occupava solo di forniture per ufficio, come mai avete pensato di introdurre il settore della stampa di etichette per l’identificazione?
È accaduto ormai molti anni fa, c’è stato un momento in cui abbiamo compreso che il settore delle forniture di ufficio stava diventando troppo inflazionato. Da questa consapevolezza, la decisione di spostare il nostro core business passando alla stampa a trasferimento termico. Anticipare i nostri diretti competitor con questa precisa intuizione è stato decisamente positivo per IrideItalia. Ci siamo evoluti diventando specialisti in sistemi per la tracciabilità di prodotto e per l’identificazione automatica nel mercato Auto-ID.
Quali sono i settori che compongono il vostro target di riferimento?
Attualmente, l’industria del fashion & luxury rappresenta una componente importante del nostro target. Tra i nostri clienti annoveriamo marchi importanti come Prada, Gucci, Fendi o Ermanno Scervino. Con molte di queste realtà condividiamo il posizionamento geografico aziendale, che come noi, hanno sede in territorio toscano. Potenzialmente però ci tengo a precisare che abbiamo le caratteristiche necessarie per proporci a tutte le aziende in qualsiasi settore merceologico.
In un mercato oggi così ampio, qual è l’elemento distintivo che vi differenzia dalla concorrenza?
La nostra maturità ci ha insegnato che è indispensabile ascoltare tutti i clienti, interpretare le esigenze e dare risposte immediate ed eloquenti. Credo di poter affermare che abbiamo acquisito e consolidato un elevato livello di affidabilità, selezionando nel tempo i collaboratori che avevano gli stessi nostri valori morali e professionali. Una specie di mini-famiglia.
Parliamo ora di quanto accaduto negli ultimi anni. IrideItalia entra far parte del Gruppo Finlogic. Quali sono stati i passaggi che hanno portato a questa decisione?
Siamo entrati a far parte del Gruppo Finlogic precisamente nel luglio 2018. È stata una decisione che ci ha resi più forti. Dopo l’acquisizione è migliorata la nostra organizzazione interna riuscendo ad ampliare l’offerta che proponiamo. Abbiamo inoltre avuto la possibilità di offrire ai nostri clienti una vasta gamma di prodotti e servizi a 360 gradi garantendo loro anche la massima assistenza tecnica. È innegabile che oggi, ci presentiamo sotto una veste molto più strutturata ed organizzata. Credo che la vera forza del Gruppo Finlogic sia la sinergia, il poter lavorare insieme pur mantenendo ognuno la propria identità. È una famiglia che cresce.
Quali opportunità sono nate per voi dopo l’ingresso nel Gruppo Finlogic?
Sicuramente abbiamo tratto una visibilità a livello nazionale. Il gruppo Finlogic infatti ha una cassa di risonanza esponenziale e ci ha permesso di arricchire il nostro bagaglio di conoscenze. Ci siamo inoltre addentrati in settori nuovi acquisendo know-how che non potevamo neanche immaginare prima. Per citarne alcuni: soluzioni software personalizzate, stampanti 3D, stampanti digitali per etichette e sistemi di etichettatura automatica.
Una domanda che si oppone alla precedente. Dal suo punto di vista, quali sono state invece le opportunità che il Gruppo ha tratto con il vostro ingresso?
In primis, abbiamo introdotto soluzioni per l’etichettatura nel settore della produzione di abbigliamento e del fashion & luxury in particolare. Questo, ha permesso a Finlogic Spa di aprirsi a un mercato molto competitivo. Ma non solo, in tal senso si colloca anche l’introduzione delle nostre conoscenze nel settore delle stampanti per le Card magnetiche. In ultimo, ma non meno importante, Iride ha messo a completa disposizione del Gruppo la divisione dei prodotti per Ufficio. Un settore che non ricopre più il ruolo di core business per la nostra realtà, ma che si autoalimenta con un E-commerce dedicato, snello ed efficace.
Concludiamo con una panoramica sul futuro, quali sono dunque i progetti in cantiere, gli obiettivi e le ambizioni di Iride Italia?
Vorremmo essere più presenti nei settori che hanno parzialmente risentito della crisi post Covid19. Mi riferisco ad esempio all’Agroalimentare, il Farmaceutico e il Chimico. Inoltre, da tempo osserviamo il mercato vinicolo che ci circonda. Sono tante infatti le realtà toscane presenti e vorremmo inserirci anche in questo settore.
Se invece parliamo di organizzazione interna uno degli obiettivi primari è quello volto ad incentivare e valorizzare l’area dell’Assistenza Tecnica. Si tratta di un servizio che da sempre offriamo ai nostri clienti, ma che potrebbe essere ampliato. Dico questo in ottica della sinergia che si è creata con il Gruppo, vorremmo infatti avvalerci del supporto di ben 7 centri di assistenza dislocati in tutta Italia.
Per concludere, vorrei menzionare un settore che riteniamo importante: il service di stampa personalizzata. La nostra nuova sede ci ha permesso di adibire un’area a questo tipo di servizio permettendoci di effettuare piccole tirature di lavori personalizzati destinati a quei clienti che ne hanno la necessità.