Tutte le informazioni da indicare sull’etichetta
Tutti coloro che producono oppure commercializzano prodotti tessili, dalle materie prime sino al prodotto finito, devono rispettare la nuova normativa riguardante l’etichettatura ed è quindi fondamentale sapere quale dovrà essere il contenuto di ogni etichetta al fine di non ricadere in sanzioni molto salate.
Entriamo quindi nel dettaglio, conoscendo l’anagrafica e la struttura di un’etichetta tessile.
Quali informazioni deve contenere un’etichetta tessile?
Un’etichetta tessile deve, obbligatoriamente, contenere le seguenti informazioni:
- L’indicazione della composizione fibrosa di un prodotto tessile;
- L’eventuale presenza nel tessuto di parti di origine animale;
- L’origine geografica del prodotto (es. Made in Italy);
- I dati del responsabile dell’immissione in commercio;
- L’etichetta deve essere redatta in lingua italiana;
- Il contenuto deve essere ben visibile e facilmente leggibile;
- Non sono ammesse abbreviazioni.
Quali informazioni aggiuntive posso trovare su un’etichetta?
Questa tipologia di etichette può contenere, nella propria anagrafica, anche delle informazioni qualificative, non obbligatorie, le quali sono suddivise in tre categorie:
- Qualificativi riguardanti la fase di produzione di fibre tessili (es. pettinato o lavato);
- Qualificativi che riguardano la qualità delle fibre (es. superfino, filo di Scozia ecc.);
- Qualificativi rappresentati da marchi registrati.
Infine su un’etichetta tessile possiamo trovare allegata un’etichetta facoltativa ma allo stesso tempo tra le più osservate dai consumatori ossia l’etichetta di manutenzione.
L’etichetta di manutenzione è quell’etichetta che indica al consumatore il modo in cui quel prodotto tessile dovrà essere lavato e curato grazie anche agli utilissimi pittogrammi stampati su di essa.